Tocatì è candidato come programma di attività (quindi non unicamente come festival!) al Registro delle Buone Pratiche UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, l’esito della candidatura è previsto entro la fine del 2022.
Perché Tocatì si candida come Buona Pratica?
Tocatì si propone come modello, come Buona Pratica, per quelle comunità e quei i paesi che vogliono ispirarsi al suo percorso di candidatura per salvaguardare elementi che sono riconosciuti come espressione del loro patrimonio culturale.
Tocatì col suo programma si propone di salvaguardare non tanto singoli elementi materiali, come possono essere i più noti siti e monumenti riconosciuti quali patrimonio dell’umanità, ma elementi immateriali come le conoscenze e le pratiche necessarie a far vivere e trasmettere alle nuove generazioni i valori legati al gioco e sport tradizionale. Tramite la trasmissione di queste esperienze e di queste pratiche le comunità si mettono in opera per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’intera umanità, in una logica di condivisione.
Ma che cos’è il Patrimonio Culturale Immateriale?
Il patrimonio immateriale è un patrimonio vivo, costituito dall’insieme delle espressioni della creatività e della diversità culturale di comunità, gruppi ed individui.
Cosa accomuna ad esempio le pratiche presenti al festival quest’anno?
Il tratto che unisce queste pratiche, e al tempo stesso le rende differenti e le connota, è quello di essere vive, trasmesse di generazione in generazione, strettamente legate al senso di identità, alle conoscenze, ai saperi e alle capacità delle comunità di pratica. Sono tradizioni contemporanee in continua evoluzione, la cui vitalità dipende dal nostro impegno per il futuro.
Puoi consultare l’intero dossier qui, nel sito UNESCO ICH.