AGA, con le attività di rivitalizzazione del gioco tradizionale del veronese S-cianco, dall’inizio della sua storia è proiettata in una dimensione di incontro con altre comunità di giocatori, a livello regionale, nazionale e internazionale.
Nel 2007, l’adesione all’Associazione europea AEJeST segna l’inizio di un lungo viaggio. Nel 2014, durante il Nono Comitato intergovernativo degli Stati che hanno ratificato la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, AGA si trova a rappresentare AEJeST presso l’UNESCO.
Questi appuntamenti internazionali sono luoghi d’incontro tra delegazioni governative, ricercatori ed esperti, associazioni della società civile. Proprio queste ultime, le ONG, Organizzazioni Non Governative, spesso rappresentano quelle comunità culturali che incarnano il prezioso patrimonio di diversità da trasmettere alle generazioni future. L’UNESCO ha previsto dei meccanismi di riconoscimento ed inclusione delle ONG nel grande cantiere del patrimonio culturale.
Il racconto di AGA, le sue ferventi attività associative, l’apertura alla diversità delle pratiche ludiche e le passioni che si esprimono nel Festival Tocatì colpiscono per la loro corrispondenza con lo spirito della Convenzione UNESCO. A Parigi, nel 2014, dal dialogo tra ONG nasce l’idea della candidatura di Tocatì al Registro delle Buone pratiche di salvaguardia. L’inizio di un lungo viaggio e di una nuova stagione di incontri.